Pedalare le ferrovie abbandonate è un viaggio nel tempo.
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In questo articolo:
– Introduzione
– La Spoleto Norcia
– Vecchia ferrovia del Sulcis
– La Vecia Ferrovia della Val di Fiemme
– Lunga Via delle Dolomiti Dobbiaco Cortina
– Vecchia ferrovia della Val Rosandra
– La Parenzana
– Vecchia ferrovia Lagonegro- Castrovillari -Spezzano Albanese
Le ciclabili sulle vecchie ferrovie italiane sono da sempre una passione per me. Ad ogni viaggio per volontà o casualità mi ritrovo ad affrontarne qualcuna. In molti casi sono itinerari riconvertiti a percorsi ciclabili, per altri invece mantengono un aspetto selvaggio che spesso richiede una certa attenzione nel percorrerle.
In questi anni, di vecchie ferrovie ne ho percorse ovunque. Dall’estremo nord alla parte più meridionale della nostra splendida penisola. Scegliere le migliori ciclabili sulle vecchie ferrovie non è stato semplice. Il primo criterio adottato nella scelta è stata l’emozione che mi hanno regalato. Subito dopo ne ho valutato le fattibilità in termini di percorrenza. Punto!
L’Italia custodisce un patrimonio di vecchie ferrovie abbandonate inestimabile, in pianura o montagna che sia. Sono il retaggio di un sistema di mobilità costruito tra il XIX e il XX secolo. Per molti lascito di un passato superato, per altri invece sono oggi strumento di una “nuova” mobilità. Il Meridione d’Italia e le Isole ne conservano ancora molti tratti. Alcuni intatti, ma troppo spesso inevitabilmente inglobati in nuove strade o scomparsi nelle campagne coltivate.
P.S. la foto copertina di questo articolo non è tratta dall’elenco di queste vecchie ferrovie. La fotto racconta di terre siciliane, della vecchia ferrovia Sambuca di Sicilia Burgio. Il bellissimo viadotto è chiamato dei Tredici Archi ma negli scorsi mesi è stato interessato da un enorme crollo che lo ha reso impraticabile. Pedalato durante la mia Sicily Divide resta impresso come uno dei viadotti ferroviari più belli che io abbia attraversato finora.
Vi racconto le più belle tra quelle che ho pedalato, in assoluto ordine casuale.
Difficile stilare una classifica. In Sicilia ricordo perfettamente l’apparire improvviso dei ruderi di antichi viadotti ferroviari in mezzo ai campi o ancor di più abbarbicati sui pendii delle montagne sicule. La Sardegna mi ha regalato un percorso tanto selvaggio quanto meraviglioso sul sedime di una ferrovia abbandonata nel Sulcis. Imponenti viadotti e gallerie scavate tra la macchia mediterranea mi sono entrati nel cuore. In Umbria la scoperta della meraviglia della Spoleto Norcia, opera ingegneristica straordinaria per l’epoca, mi ha stregato per la bellezza dei luoghi attraversati e poi feriti dal terremoto di un lustro fa.
La Lunga Via delle Dolomiti, a cavallo tra Alto Adige e Veneto, regala un percorso sull’ex ferrovia Calazo-Cortina-Dobbiaco che toglie il fiato per il panorama Dolomitico. E non per ultima, anche se vicina a casa, il percorso della Vecchia Ferrovia della Val di Fiemme. Una Vecchia ferrovia trasformata in ciclabile, che collega la Valle dell’Adige alla Val di Fiemme che scollina a oltre 1000m di quota.
Oggigiorno le ciclabili sulle Vecchie Ferrovie sono oramai una costante nel panorama del cicloturismo in Italia, ma non tutti le conoscono o le riconoscono in viaggio. Pedalare una ferrovia dismessa è un viaggio a ritroso nel tempo, dove spesso mi sorprendo del livello ingegneristico delle opere. Ma soprattutto è un gran nutrimento per la mia fantasia che vola, immaginando donne e uomini di tempi ormai perduti viaggiare nel loro quotidiano.
Umbria
Ciclabile della vecchia ferrovia Spoleto Norcia
La bellissima Umbria è la custode di questo piccolo gioiello di ingegneria che fu a suo tempo la Ferrovia Spoleto Norcia. Da Spoleto a Norcia questo percorso che ripercorre nella quasi totalità l’originale ferrovia è un tripudio di gallerie, viadotti e trincee. La Valnerina poi vi sorprenderà per la sua bellezza e per i meravigliosi borghi medievali arroccati su quegli improbabili pendii. Il terremoto degli scorsi anni ha reso impraticabile alcune tratte del percorso, ma il loro recupero è oggi imminente.
L’articolo completo e la traccia gps scaricabile della Spoleto Norcia puoi trovarli cliccando QUI
Sardegna
Vecchia Ferrovia del Sulcis
Sardegna, Sulcis… Difficile per me parlare di questa vecchia ferrovia senza un tuffo al cuore. Ammetto che di tutti i percorsi ciclabili sulle vecchie ferrovie questa è per me la più bella. Bellezza dettata dall’ambiante selvaggio, immerso nella macchia mediterranea lungo il tratto più spettacolare. Da Siliqua a Terrubia è un susseguirsi di gallerie e imponenti viadotti di inizio ‘900, immersi tra i profumi dei lentischi e dei mirti.
Purtroppo questo tratto di ex ferrovia non è mai stata recuperato, il fondo sterrato corre spesso sul sedime originale della vecchia ferrovia. Per cui non si tratta di un percorso “ufficiale”. Solo nel tratto da Tratalias a Sant’Antioco la Vecchia Ferrovia del Sulcis è stata trasformata in una bellissima pista ciclabile che lambisce le meravigliose saline di Sant’Antioco.
L’ho percorsa l’ultima volta nel mio viaggio in Sulcis a novembre 2023. Purtroppo le condizioni del percorso non sono migliorate: trincee franate e fitta vegetazione lungo il tracciato rendono quest vecchia ferrovia adatta a soli ciclisti preparati e capaci.
L’articolo completo e la traccia gps scaricabile della vecchia ferrovia del Sulcis puoi trovarli cliccando QUI
Trentino Alto Adige
Ciclabile della Vecia Ferovia dela Val di Fiemme
A cavallo tra le Provincie Autonome di Trento e Bolzano ecco un’altro capolavoro di ferrovia tra le montagne. Partenza da Ora in Valle dell’Adige e arrivo a Cavalese dopo aver scollinato a Passo San Lugano a quota 1097m. La successiva discesa verso Cavalese lascia spazio ad una bella ciclabile tra i boschi di larice. Qui la Vecia Ferovia è stata trasformata in strada privinciale, ma nessun timore, la bellezza della ciclabile vi ricompenserà abbondantemente. La Vecia Ferovia è stata per molti anni tatto di una delle più belle Gran Fondo di Mtb del panorama nazionale. Da qualche anno sostituita da un bellissimo raduno cicloturistico non agonistico.
L’articolo completo e la traccia gps scaricabile della Vecia Ferovia della Val di Fiemme puoi trovarli cliccando QUI
Alto Adige Südtirol – Veneto
Lunga Via delle Dolomiti Cortina – Dobbiaco
Ex ferrovia che si snoda tra le Dolomiti Ampezzane e quelle Pusteresi. Questa vecchia ferrovia (oggi ciclabile estate e pista da sci di fondo in inverno) ammalia tutti i ciclisti che la percorrono per la bellezza dei luoghi immersi tra le cime dolomitiche venete e altoatesine. Da Cortina d’Ampezzo a Dobbiaco sarà un tripudio di gallerie, boschi d’abeti, laghi alpini e panorami da togliere il fiato.
La pista ciclabile sulla vecchia ferrovia, nel suo percorso naturale, continua fino a Calazo di Cadore. Ma per quel che posso consigliare il tratto Cortina – Dobbiaco è di sicuro il più suggestivo dell’intera ex ferrovia.
L’articolo completo e la traccia gps scaricabile della ciclabile Cortina Dobbiaco puoi trovarli cliccando QUI
Friuli Venezia Giulia
Vecchia ferrovia della Val Rosandra
Ci spostiamo in Friuli Venezia Giulia. Più precisamente siamo nel centro di Trieste seguendo un percorso che dal centro del porto saliva verso il Carso sloveno collegando la città a Erpelle. Una vecchia ferrovia oggi trasformata in ciclopedonale recuperando gran parte dell’originale tracciato.
Subito dopo Trieste la vecchia ferrovia si inoltra tra la cruda bellezza della Riserva Naturale della Val Rosandra. Siamo ormai sul Carso, a cavallo tra Italia e Slovenia in un percorso gravel che regala scorci e panorami sempre differenti tra mare e montagne. Per quanto breve è una della ciclabili su vecchie ferrovie più belle che abbia pedalato.
L’articolo completo e la traccia gps scaricabile della Vecchia ferrovia della Val Rosandra puoi trovarli cliccando QUI
Friuli Venezia Giulia/Slovenia/Croazia
La Parenzana
Siamo in Friuli Venezia Giulia, anche se poi in realtà l’itinerario si svolge tra Italia, Slovenia e Croazia. Il tragitto della Parenzana corre tutto su pista ciclabile o strade lontane dal traffico. Il tratto italo sloveno corre principalmente su comodissime piste ciclabili spesso su lungomare, in quello che potrei consigliare come un tratto adatto a che alle famiglie.
Il tratto croato invece è prevalentemente sterrato, in contesti ambientali davvero belli, boschi di querce e castagni, meravigliosi in autunno per la grande varietà di colori che regala.
L’arrivo è a Parenzo sulla costa istriana, dopo circa 120 km. Un tragitto di due giorni. Parenzo tra l’altro è collegata durante la stagione estiva con Trieste da comodi traghetti che ne consentono il rientro in giornata.
L’articolo completo e la traccia gps scaricabile della Parenzana puoi trovarle cliccando QUI.
Calabria/Basilicata
Ciclovia del Pollino
Ferrovia Lagonegro – Castrovillari – Spezzano Albanese
Equamente divisa tra Calabria e Basilicata questa Ciclovia ripercorre in tutto per tutto l’antico tragitto della ferrovia montana a scartamento ridotto Lagonegro – Castrovillari – Spezzano Albanese.
Per buona parte del suo percorso è stata trasformata in una bellissima pista ciclabile lungo la quale sono ben evidenti i manufatti dell’antica ferrovia.
Gli imponenti viadotti, tantissime gallerie tra cui una elicoidale. Ponti in ferro, trincee ferroviarie e massicciate imponenti hanno fatto di questa ferrovia, costruita all’inizio dello scorso, un capolavoro ingegneristico di assoluto livello.
Io l’ho percorsa a ritroso, da Civita fino a Lagonegro durante il mio cicloviaggio in Basilicata. E tra tutte le ciclabili sulle vecchie ferrovie la Ciclovia del Pollino mi ha stupito per bellezza dei luoghi e arte ingegneristica.
La Ciclovia, stupendamente incastonata tra anguste valli e montagne, attraversa inoltre due parchi: il Parco Nazionale del Pollino e il Parco Nazionale dell’Appennino Lucano.
L’articolo completo e la traccia gps scaricabile della Ciclovia del Pollino puoi trovarle cliccando QUI.