Lungo le anse dell’Adige tra antichi forti militari, echi di battaglie napoleoniche e vigneti pregiati
57km 450m disl+
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La ciclabile Terra dei Forti corre lungo l’asse del fiume Adige da Borghetto fino alla Chiusa di Ceraino dove si ricollega poi alla ciclabile dell’Adige (Eurovelo7). Siamo nella parte più settentrionale della provincia di Verona ai confini con la Provincia Autonoma di Trento. Più precisamente in Valle dell’Adige nel tratto terminale della Vallagarina.
Il nome Terra dei Forti è mutuato dal distretto vinicolo che la ciclabile attraversa lungo la Valdadige. Un pregiato comprensorio vitivinicolo racchiuso tra le pendici del Monte Baldo e i declivi meridionali dell’Altopiano dei Monti Lessini dai quali nasce la Chiusa di Ceraino.
E proprio la Chiusa di Ceraino è una sorpresa di straordinaria bellezza lungo questo itinerario. Qui, dove le pendici del Baldo e dei Lessini si stringono, l’Adige ha scavato nei millenni un ambiente di straordinaria bellezza. Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
Siamo in una terra di vitigni pregiati, di inattese bellezze naturalistiche e dall’elevatissimo interesse storico:
la Battagli di Rivoli 1797
Luogo naturale di confine, il territorio della chiusa formata dall’Adige fu teatro della storica Battaglia di Rivoli il 14 gennaio del 1797. Le truppe francesi dell’Armata d’Italia (40mila soldati), comandate da Napoleone Bonaparte, affrontarono l’esercito imperiale austriaco. La sconfitta austriaca aprì le porte alla conquista dell’intero settentrione italiano da parte dell’esercito francese. Questa battaglia è considerata la prima grande vittoria e l’inizio delle fortune di Napoleone Bonaparte. Ne testimonia il fatto che la centralissima Rue de Rivoli a Parigi deve il suo nome proprio a questa battaglia.
Nel secolo successivo tutta la zona di Rivoli venne fortificata dal Genio Militare Austriaco in un ampio progetto di difesa di Verona. Al termine della Terza Guerra d’Indipendenza con il Trattato di Vienna del 1866 il Veneto fu annesso al Regno d’Italia. Di conseguenza il sistema dei forti passò sotto il controllo italiano che proseguì nell’opera di fortificazione della zona contro le possibili invasioni austriache.
Oggi, di queste imponenti fortificazioni del passato rimane intatto Forte Rivoli (Wohlgemuth in origine) sul cocuzzolo a dominare le Chiusa di Ceraino. I ruderi di Forte San Marco sui pendii del Monte Baldo. Ed infine Forte Monte (Mollinary in origine) sul versante dei Lessini. Gli sbarramenti di Ceraino invece sono solo intuibili oggi da pochi resti (attraversati dalla SS del Brennero). Mentre la Tagliata d’Incanal (costruita dal Regio Esercito Italiano) dall’altro lato appare sventrata per permettere il passaggio della strada provinciale.
Oggi il teatro della prima grande battaglia di Napoleone Bonaparte è attraversata dall’Autobrennero. A ricordo di quanto accaduto rimane un piccolo sacrario francese, voluto proprio da Napoleone, quasi dimenticato tra i vigneti. Forse troppo poco per un territorio così piccolo ma di grande rilevanza storica.
Il percorso
La ciclabile Terra dei Forti parte da Borghetto all’Adige, esattamente al confine tra Trentino Alto Adige e Veneto. Abbiamo deciso di proporvi un percorso ad anello su entrambe le sponde dell’Adige. Il rientro è previsto dalla più trafficata e conosciuta ciclabile dell’Adige Sole (eurovelo7).
Da Borghetto la ciclabile dei Forti procede costeggiando le anse del fiume Adige, in un primo tratto fatto di continui saliscendi. Da Dolcè in poi la ciclabile Terra dei Forti si immerge nei vigneti dell’Azienda Agricola Albino Armani. Realtà vinicola particolarmente attenta alla cura e al mantenimento delle specie viticole locali più antiche.
L’arrivo al piccolo borgo di Ceraino sembra poi fermare il tempo. Qui l’Adige si insinua in uno stretto anfratto con una serie di anse a gomito. Il suo corso è sorvegliato dai pendii finali del Monte Baldo e dalle rocce a strapiombo del versante dei Monti Lessini. La Chiusa di Ceraino merita una sosta per godersi il silenzio rotto solo dall’incedere del fiume e degli uccelli che lo vivono.
Poco più avanti la ciclabile Terra dei Forti termina nei pressi di Volargne. Il nostro percorso continua su strade secondarie per circa 3km dove, superato il ponte sull’Adige di Sega ci immettiamo sulla ciclabile dell’Adige Sole.
Il rientro
In questo tratto la ciclabile dell’Adige Sole segue il canale Biffis. Dopo pochi chilometri la parte più dura dell’intero percorso: la salita che ci porterà fino a Rivoli Veronese (191m). In tutto 1,5 km con pendenze attorno al 10%. Arrivati a Rivoli Veronese siamo al giro di boa e ci godiamo una meritata pausa al “Dal Gilio Bottega &Bistro” un piccolo alimentari con ristorazione studiata su misura per noi ciclisti.
Da qui il nostro percorso abbandona per qualche chilometro la ciclabile per poter visitare il sacrario militare francese (che celebra la Battaglia di Rivoli) e la Tagliata d’Incanal. Attraversato il piccolo e suggestivo borgo di Canale (merita una visita l’antica chiesa di San Zeno) riprendiamo la ciclabile dell’Adige Sole.
D’ora in poi il percorso continuerà lungo la ciclabile attraversando Brentino Belluno, con un’antico complesso romano visitabile a pochi metri dalla ciclabile. Il canale Biffis ci farà da guida fino a Mama di Sotto. Mama racconta una storia del tutto particolare. Borgo posto oggi al confine regionale tra Trentino e Veneto che lo divide esattamente a metà. Nel passato fu metà italiano e metà austriaco. Oggi la sua realtà di confine è suggellata da un antico cippo di confine tra la Repubblica Serenissima di Venezia e Impero Austriaco. Mentre a bordo strada ancor oggi si trova l’antica garitta della dogana al confine tra Regno d’Italia e Impero Austungarico. Il nostro percorso termina con l’attraversamento del fiume Adige che ci riporta al punto di partenza.
Consigli
Per necessità descrittive abbiamo affrontato la ciclabile dei Forti all’andata. Ma per i meno allenati consigliamo il percorso inverso che elimina la dura salita per Rivoli Veronese. considerato poi che normalmente nel pomeriggio (attorno alle 13.00) monta un vento da sud a nord (Ora del Garda) vi consigliamo di tenerne debitamente conto.
Il percorso si svolge per circa l’80% su pista ciclabile, adatto a tutti i tipi di bicicletta. Io l’ho affrontato con la mia Surly. Non ci sono particolari periodi dell’anno per percorrere questo itinerario, tant’è che noi lo utilizziamo spesso nella preparazione invernale.
Nel punto di congiunzione con la ciclabile dell’Adige Sole a Sud si può anche continuare in direzione Verona.
Scarica QUI la traccia del percorso